Strumenti Musicali ha intervistato Enrico Moccia, ideatore e direttore artistico del Fara Music Festival. In questa chiacchierata con la rivista ci si è soffermati soprattutto sulla didattica, un elemento che “nel corso degli anni ha contribuito sotto diversi punti di vista alla crescita del Festival”. Quali sono, dunque, gli ingredienti vincenti che hanno contribuito a tracciare questo percorso? Perché gli studenti continuano ad affluire alle master class e ai workshop organizzati nelle Summer School?

Per cominciare come sarà strutturata la didattica di questa edizione del Fara Music e quali saranno le novità rispetto agli anni precedenti?
Negli ultimi anni stiamo suddividendo la didattica fra docenti americani e italiani in modo tale che gli studenti, durante la settimana, possano vivere un’esperienza piuttosto invasiva, incrociando i due docenti del proprio dipartimento con gli altri insegnati con cui andranno ad affrontare il lavoro degli ensemble. In altre parole come è avvenuto già dalla prima edizione, durante il mattino gli iscritti ai corsi lavoreranno con il proprio docente di strumento, mentre nel pomeriggio i singoli dipartimenti verranno riuniti all’interno di laboratori di musica d’insieme, suddivisi per competenze, all’interno delle quali gli iscritti alle summer school lavoreranno su brani originali e su standard.

Per quanto riguarda il corpo docenti, invece, abbiamo diversi professionisti molto quotati nel panorama nazionale e internazionale: chi saranno i protagonisti di quest’anno?
Dal momento che siamo giunti alla decima edizione, nella didattica ho voluto coinvolgere artisti che hanno segnato questi primi dieci anni di Fara Music Summer School. Ci sono piacevoli ritorni come nel caso di Umberto Fiorentino, Ramberto Ciammarughi, Dario Deidda, Roberto Gatto, Jonathan Kreisberg e Cinzia Spata. Alcuni di loro, infatti, hanno insegnato nei seminari della scuola a partire dalla primissima edizione e rappresentano senza dubbio alcune delle proposte didattiche più serie da un punto di vista nazionale e internazionale. All’interno del corpo docenti ci saranno, inoltre, musicisti presenti per la prima volta tra cui Sam Yahel, pianista, organista, statunitense che ha collaborato con artisti di fama internazionale, Josh Ginsburg, contrabbassista, membro regolare del Kurt Rosenwinkel Standards Trio e, Marlon Browden, batterista e compositore di Saint Louis.

Qui l’articolo completo.